Alan Scuro – Episodio XLV – Nemmeno dopo tre birre

(Nell’episodio precedente, il sinistro gestore della Fumetteria Pascal Sergio ha ottenuto da Ermanno, un omaccione in cosplay femminile, dei costosissimi box di carte da collezione, Alan Scuro il modellino del robottone Rodi-Tob del suo defunto amico Didamante e Orione una particolare carta promozionale per lui molto speciale, perché raffigurante la sua Prestabilita preferita… Tuttavia nel mentre che questi trafficavano in figurine il sistema di difesa terrestre della Chimichanga Dam nel Cosmo di Nessuno era al collasso. Bobik era scappato al Settore 1, il Muraglia-Tob era paragonabile a un accendino finito in lavatrice e agli ultimi due Prestabiliti attivi non era rimasto che il pallido ricordo della possenza bellica dei rispettivi robottoni, al punto che non so nemmeno quanto valga la pena presentarveli…)

– Neron, io ho paura di morire – disse Calvin Bias, pilota del robottone celeste e dorato Zeus-Tob.

– Bene, benvenuto fra i vivi – gli rispose Neron Quesar, pilota del robottone rosa e argentato Artemide-Tob.

Il robottone Arte-Tob di Neron Quesar e lo Zeus-Tob di Calvin Bias erano in pezzi, sospesi fra le stelle nel Cosmo di Nessuno e ricoperti da cimici brulicanti come grappoli da un’uva verdognola e maleodorante. Le sentivano insediarsi nelle falle nell’armatura dei rispettivi Tob fin dentro alla loro stessa carne, le sentivano schiacciarsi l’un l’altra emanando il loro fetore di morte nell’avanzare compatte all’interno delle prima inespugnabili carcasse dei loro titani da guerra abbattuti. Le sentivano giungere inesorabili nel punto esatto dove risiede la speranza, per lacerarla, divorarla, farne sfregio, morso dopo morso, come a crivellare una succosa foglia di insalata fino a renderla da scartare.

Per giunta i due Prestabiliti dovevano soffocare in se stessi le urla di dolore pur di evitare che gli insetti usassero le loro bocche come varco, facendosi venire le zampe di gallina agli occhi serrati nel costringere le lacrime, di dolore per Neron e di paura per Calvin, a scendere quatte quatte per la gola.

– Cosa penserà mio padre di me, Neron? Sapevo di non essere portato per combattere… Anche se non l’ho mai conosciuto, mio fratello al mio posto avrebbe trovato una soluzione.

– Guarda il lato positivo, Calvin, – gli sussurrò Neron Quesar, – almeno deluderai tuo padre per l’ultima volta.

– Ah, mi fanno male e questa puzza di cimici morte è insopportabile!

– Tranquillo Calvin, la loro puzza è un po’ come la nostra anima, resta un po’ intorno al corpo e poi si dissolve. Pf. Avevo una cimice in bocca, se sopravvivo dovrò prendere un’aspirina.

– Ragazzi, vi sento agitati, tutto bene? – chiese Huǒ Zhǐ da Muraglia-Tob. Pur vedendoli alle strette, la Prestabilita cinese manteneva la sua proverbiale calma da ristoratrice che aveva vissuto momenti peggiori.

– Sì, – rispose Neron schiacciando col pollice la cimice che aveva appena sputato sulla plancia fosforescente di comando, – non qui e non a noi, ma da qualche parte nell’universo a qualcuno va tutto bene. Pf! Pf! Ok, se insistete, vorrà dire che vi masticherò.

– Aiutaci, Huǒ Zhǐ! – urlò Calvin Bias dal microfono interno del suo severo robottone a forma del re degli dei, ma con la chioma e la barba meccatronici e dal chitone svolazzante di impenetrabili lamine d’acciaio.

– Stai tranquillo, Calvin, dammi un secondo, – gli rispose Huǒ Zhǐ presa dal controllare la bombarda 511. Nel mentre la Prestabilita cinese digitava sentiva che le cimici erano penetrate dalla testa e dalla coda del suo dragone Muraglia-Tob, e ora le andavano incontro rinsaccandosi in ondate come due nefasti fiumi in piena. – Eccoci qua!

– Eccoci qua cosa?

Un istante dopo aver terminato la verifica delle funzionalità della bombarda 511, sorridendo Huǒ Zhǐ era salita come sulla sella di un cavallo sopra a quello stesso cannone di Fuoco Stellare, mettendo a dura prova la tuta aderente metallizzata a bande rosse della Chimichanga Dam, e da una feritoia di vetro spesso e tempestato di minacciosi puntini verdi, osservava i due grappoli di cimici che un tempo erano i suoi compagni: – Non ho più mezza bombarda di Fuoco Stellare funzionante. Questa era l’ultima, ma state calmi!

– Allora perché mi dici di stare calmo?! Ho paura di morire!

– Te l’ho già detto, – ribadì Neron, – è la paura di morire che ti rende vivo.

– Se questa voi psicopatici la chiamate vita vera preferivo quando il mio più grande problema era cambiare la pila rotonda alla calcolatrice! Pf. Pf. Pf.

– Ti dico di stare calmo, – gli spiegò Huǒ Zhǐ, – perché lavoravo in un ristorante cinese da mille posti e sono abituata a risolvere problemi come questo. Una volta a chiusura una banda di malviventi armati fino ai denti è venuta al Flangifuoco per rapinarci e ha sequestrato due delle mie sorelline, ma mio padre gli ha dato tutti i soldi del servizio serale e loro se ne sono andati senza farci nulla. Ah, hanno voluto anche gli involtini primavera d’asporto…

– Scusami Huǒ Zhǐ, sono sempre io, Neron. Chomp. Chomp. Vorrei spezzare una lancia pulsar a favore di Calvin nel dirti che le due situazioni sono comparabili come il giorno e la notte. Le cimici non vogliono i nostri soldi, vogliono la nostra umanità.

– Sì ma poi io li ho inseguiti con un UFO-Pentola munito di lanciafiamme e bruciati vivi! Si stanno avvicinando… Allora Neron a te mancano le braccia quindi non puoi usare il tuo Arco Dingi, tuttavia allo Zeus-Tob di Calvin mancano solo le gambe… Quindi, Calvin, perché non dai una bella scarica alle cimici col tuo Spadone Spaziotemporale?!

– Huǒ Zhǐ. Pf. Pf. Pff. Pfff! Il mio spadone è volato chissà dove e poi mentre le Cimiciccione giocano a pallavolo con le carcasse dei nostri Tob le Cimiciccine sono penetrate fino alle cabine di comando. Pf. Sembra di stare nel pluriball, ormai non riesco a muovere un dito. In ultimo l’effetto della zuppa di Bobik sta per svanire quindi moriremo congelati in preda a orribili emorragie oltre che divorati vivi.

– Huǒ Zhǐ, – suggerì Neron sapendo già quale sarebbe stata la scelta di Huǒ Zhǐ., – se le cimici dovessero uccidere ben tre Prestabiliti non rimarrebbe che Bobik a difendere il Varco, e sappiamo benissimo quanto quel demonio tenga al nostro pianeta.

– Va bene, – disse Huǒ Zhǐ con risolutezza, – vorrà dire che i cattivi questa volta non avranno quello che vogliono prima di morire bruciati. E tanto meno gli involtini primavera.

Huǒ Zhǐ saltò giù dalla bombarda 511 e andò lungo il corridoio verso la testa del dragone, laddove il fragore dell’invasione era più forte. Doveva recuperare il suo Lanciaflambé all’altezza della bombarda 500: – Se mi cattureranno attiverò la chiave e farò detonare il Muraglia-Tob. L’esplosione mi spazzerà via ma brucerà anche tutte le cimici che si trovano oltre l’atmosfera putrescente del loro fetido pianeta. I vostri Tob dovrebbero riuscire ad attutire le fiamme stellari… Poi chiamate Bobik e fatevi inviare delle zuppe. Ecco, visto? Problema risolto!

– In che senso i nostri robottoni DOVREBBERO attutire l’esplosione?! Tu sei pazza! Siete tutti dei pazzi!

– Calvin, non lasciarti prendere dal panico, – lo richiamò Neron, – sei uno dei Sette Prestabiliti. Chomp.

– Io! Pf. Pf. – sputacchiò Calvin Bias con entrambe le mani sulla calvizie. – non sono in alcun modo uno di voi. Pf. Pf. Io sono solo un contabile!

(Continua…)

L’Episodio XLVI di Alan Scuro – Quei due – verrà pubblicato, sempre qui, il giorno 22-12-2023, alle ore 00:00.

Grazie per il vostro tempo. L’autore, Francesco Maurizi

(La storia, i luoghi e i personaggi di questo e di tutti gli altri racconti presenti in questo sito, sono frutto della fantasia dell’autore degli stessi, Francesco Maurizi, e come tali, sono protetti dal diritto d’autore.)

Episodio 45 1
Neron Quesar, pilota del robottone Artemide-Tob

Il racconto è finito, per ora. Grazie per il tuo tempo e, se ti va, condividilo!

Torna in alto